GOTA KANAL

PAGINA DODICI QUATTRO

CAPITOLO  I I I

           

         

         L’ EDIFICIO A LILLA BOMMEL            L’ ARCIPELAGO ANTISTANTE GOTEBORG

  Questa città, rende al turista l’ immagine vera di chi sia lo Svedese; Arte e Tecnologia, si  miscelano per ottenere quanto il mondo oggi chiede, Goteborg è una vera città di avanguardia ; le descrizioni particolareggiate le lasciamo ad altra occasione.

Ma dopo tre giorni, per di più sotto nubi minacciose di pioggia che ci lasciano dubbi sulla sicurezza di attraversare il Kattegat, salpiamo di primo mattino verso la nostra meta che è la Danimarca. Chi conosce queste zone, sa che fra la Svezia e la Danimarca corre lo stretto, che tanto stretto non è, del Kattegat , che è un  mare pericoloso, come raccontato  ancora dai lontani marinai Vichinghi ! Eolo e i suoi amici però ci aiutano un po’ e cavalcando onde sotto la pioggia e più tardi sotto il sole dopo  nove ore di navigazione rivediamo terra !

         

                L’ ALTO MARE DEL KATTEGAT                    TARDO TRAMONTO A LAESO

L’ incontro della terra Danese è sull’ isola di Laeso che è già al di là dalla linea di confine Svezia -Danimarca , dopo l’ attraversamento dell’ arcipelago antistante Goteborg e del mare Kattegat.  Laeso è un’ isola un po’ “in” ed è una delle perle fra le isole danesi,molto bella e ben frequentata ma è anche un nodo strategico perché si inserisce a metà della traversata .

Esplorando un po’ si trova un posticino d’ ormeggio, quel tanto per riprenderci nella nottata e ripartire poi ricarichi l’ indomani verso la costa est dello Jutland  a Oster Hurup .

Nuovamente accompagnati da quel tempo variabilissimo che dalla Bretagna imperterrito domina fino al mare del Nord, alla Danimarca al Kattegat e che solo la Svezia orientale fa calmare, navighiamo in balia di venti che spesso cambiano direzione o si sovrappongono.

           

                    LAESO ALL’ ORIZZONTE                         IL PORTO DI LAESO

La costa piatta e sabbiosa della Danimarca però ci allieta anche per la grande precisione nelle segnalazioni nautiche e nella impeccabile continuità di bellissimi ed attrezzati porti per diportisti sparsi ovunque.

E’ così che attraversato un grande golfo raggiungiamo Grenaa , ubicata su un corno di terra rivolto a oriente, punto nevralgico di collegamento dei traghetti Stena-Line con la Svezia.

Grenaa  offre  al visitatore un centro “Acquario” di altissimo livello, fra i migliori d’ Europa.

Lasciato anche questo interessantissimo posticino, superiamo diverse isole che sono parco naturale danese e che si presentano di fronte, facendo così una serie di incanalamenti di altissimo livello panoramico, che ci hanno permesso incontri con delfini in mare e con tanti volatili d’ogni specie.

Tanto sarà finchè non saremo al porto nuovo di Hov, posto interessante per chi ama mangiar pesce.

Ma ormai guardiamo avanti e all’ indomani, di buona lena si parte per Middelfart, attraversando il golfo di Aharus  e superando l’ ingresso di quel grande fiordo che si va ad insinuare in tutto lo Jutland del nord.

                      

                     IL PORTO DI  HOV                           IL TRAGHETTO PER SAMSO

D’un tratto la navigazione viene rallegrata dall’ incontro con una flotta di antiche imbarcazioni a vele spiegate in raid . Sono velieri in legno trialbero anticamente utilizzati anche come cannoniere, ora rimessi a nuovo e laccati a nozze, sono una ventina, un incanto, uno più bello dell’ altro ! Ma noi proseguiamo , avvicinandoci in direzione sud all’ isola di Fyn, che verrà poi circumnavigata in senso antiorario, introducendoci dopo superata la città di  Fredericia in quel bel fiordo ad ansa di 180° di Middelfart, che racchiude una collina incantata.

Tranquilla la notte, discreto il tempo, bellissimo, indescrivibile il nuovo gruppo toilette, dove non manca nulla dal sapone alle salviette alla carta igienica , perfino quadri con inserite le carte nautiche di questo pezzo di Danimarca intercalati da litografie di Kandinsky.

                

          STENDARDO DANESE E ITALIANO          BELLEZZA A VELE  SPIEGATE

Col fardello di questa esperienza, ci avviamo verso l’ arrivo. E’ l’ ultima tappa che ci vede attraversare ancora isolette e anfratti di costa ornati di boe e fari d’ epoca.

Ma ecco, la barra timone è in direzione ovest al centro del fiordo di Aabenraa e fra quindici miglia

il fiordo finisce in un porto, in quel porto che per noi vuol dire ..è finita.

                              

                  IL PORTO DI AABENRA               IL  CLUB DELLA BARCA  “ OKEFENOKE ”

 

La giornata successiva, dedicata ai trasbordi, sarà però allietata dall’ arrivo di quel gruppo di

galeoni nel porto di Abenraa, pronto e attrezzato a mò di Oktoberfest, il che . .. è  tuttodire !

           

        E’ SCAPPATA LA DRIZZA       UN BEL GALEONE      TARIFFE AD AABENRAA